I Papilloma virus umani (HPV) sono piccoli virus a DNA caratterizzati da un particolare tropismo per le cellule epiteliali della cute e delle mucose.
Ne esistono ben 120 genotipi differenti (differente DNA), di cui 14 implicati nella patogenesi di diversi tumori.
Esistono infatti HPV ad alto rischio oncologico (in particolare HPV 16, 18) associati a tumori nei distretti anogenitali e testa-collo e HPV a basso rischio oncologico (in particolare HPV 2, 4, 6, 11) associati a malattie benigne (verruche volgari, condilomi e papillomi).
La trasmissione dell’infezione avviene con tre diverse modalità di contatto:
- contatto orizzontale diretto (saliva-saliva o mucose genitali durante un rapporto sessuale); il contatto sessuale orale è sicuramente una delle più frequenti vie di trasmissione del papilloma virus; è stata dimostrata una relazione tra presenza di HPV nel cavo orale ed età di inizio dell’attività sessuale nel giovane; la presenza di HPV orale è inoltre più evidente in coppie in cui si pratica sesso orale, rispetto a coppie in cui si pratica esclusivamente sesso genitale; è stato calcolato poi un rischio 10 volte maggiore di infezione orale da HPV nei pazienti che hanno avuto oltre 20 partner sessuali nella loro vita rispetto a individui con meno di 3 partners.
- contatto indiretto meno frequente (tramite strumentario medico, utensili o biancheria contaminati);
- trasmissione verticale per via materno-fetale (durante il parto o postnatale).
MANIFESTAZIONI ORALI PIU FREQUENTI
Infezione sub-clinica: la presenza di HPV in una mucosa clinicamente normale è riscontrabile in circa il 10%, dei soggetti, i quali rappresentano un potenziale serbatoio per la trasmissione dell’infezione.
Papilloma squamoso: associato ad HPV 6 e 11, è la più comune manifestazione dell’infezione orale da HPV; si localizza sulla mucosa non cheratinizzata (ventre linguale, palato molle) o cheratinizzata (palato duro) e si presenta come una neoformazione esofitica con superficie a cavolfiore (figure 1, 2, 3, 4)
Dal punto di vista istologico, è composto da un asse di connettivo con morfologia villosa e papillare (aspetto arborescente) rivestito da epitelio pavimentoso che presenta un notevole ipercheratosi e acantosi (iperplasia verrucosa) figura 5a; a livello cellulare è presente una vacuolizzazione chiara delle cellule dello strato spinoso (coilocitosi) caratteristica delle infezioni da HPV figura 5b
Verruca volgare: associata ad HPV 2 e 4, è rara nella mucosa orale e si localizza a livello della mucosa cheratinizzata (dorso linguale, gengiva aderente); si trova più frequentemente nei bambini, in conseguenza di auto-inoculazione ed è generalmente autolimitantesi, risolvendosi in meno di 2 anni (figure 6, 7, 8)
Condiloma acuminato: associato a HPV 2, 6 e 11, è estremamente contagioso e si trova spesso associato a condilomi genitali. Si localizza sulla mucosa non cheratinizzata (ventre linguale, palato molle) e si presenta con una base di impianto più larga rispetto ai papillomi e alle verruche e con un colore più tendente al rosa in quanto spesso privo di ipercheratosi (figure 9 e 10 )
Si esprime spesso in lesioni multiple sotto forma di grappoli (figure 11 e 12)
Carcinoma squamocellulare: il ruolo del virus nella carcinogenesi della cavità orale è assai controverso, ma si ritiene oggi che l’infezione da HPV, in particolare da HPV 16, risulti importante nella patogenesi del tumore oro-faringeo (tumore della parte posteriore della bocca); i tumori oro-faringei risultano infatti per il 70% HPV positivi (HPV 16) e, rispetto alla mucosa sana, l’infezione da HPV in tali tumori è quasi 13 volte più frequente.
Esiste poi tutta una letteratura che riporta l’esistenza di una significativa relazione tra incidenza del tumore oro-faringeo e “comportamento sessuale” (abitudine al sesso orale e presenza di partner multipli).
Oggi si ipotizza che il tumore associato all’infezione da HPV segua un modello differente rispetto al tumore “classico” del cavo orale che è generalmente legato ai fattori di rischio noti (fumo e alcol), si manifesta prevalentemente negli uomini in età avanzata, interessa tutta la cavità orale e presenta un trend epidemiologico in diminuzione.
Il tumore associato ad HPV si manifesta invece in soggetti giovani, prevalentemente uomini, è indipendente dai tradizionali fattori di rischio e si correla invece al comportamento sessuale (numero di partner, età di esordio sessuale, pratiche sessuali oro-genitali), interessa principalmente l’orofaringe (per esempio pilastri palatini, tonsille, base linguale, faccia inferiore del palato molle, velo pendulo e parete posteriore del faringe) (figura 13),
Questo tipo di tumore costituisce inoltre la quota di carcinomi orali in crescente aumento dal punto di vista epidemiologico.
Indagini da richiedere per la ricerca del virus dopo asportazione chirurgica della lesione:
-ricerca immunoistochimica di proteine virali HPV-correlate
-valutazione immunoistochimica della proteina p16: la positività suggerisce la presenza in fase attiva del Papillomavirus
-tipizzazione del DNA virale (HPV-DNA test): indica con certezza la presenza di HPV e consente anche di identificarne il tipo (elevato o basso rischio oncologico)