Nella mucosa del cavo orale è possibile ritrovare un’ampia gamma di lesioni pigmentate con colori che variano dal blu, al marrone al grigio. Tali lesioni possono essere espressione di variazioni della normale anatomia della mucosa, o lesioni causate da sostanze esogene ed endogene, o anche lesioni concomitanti a patologie sistemiche. In questo variegato gruppo di lesioni esistono, anche se estremamente rare, neoplasie maligne con pessima prognosi per il paziente come il melanoma del cavo orale.
PIGMENTAZIONI DA SOSTANZE ESOGENE
La presenza di elementi metallici all’interno del cavo orale può determinare un accidentale deposito di sostanze in grado di dare un colorito blu-grigiastro. Lesioni pigmentate si apprezzano spesso in soggetti portatori di piercing, anche se i tatuaggi d’amalgama sono le lesioni pigmentate che più comunemente possono essere osservate
Più raramente alcuni farmaci come la minociclina e le fenotiazine possono provocare il deposito di sali di metalli pesanti quali Ag, As, Au, Hg, Bi, Pb che causano pigmentazione
Finanche la grafite delle matite può dare tatuaggi, soprattutto nei bambini che accidentalmente si traumatizzano mettendo la matita in bocca.
PIGMENTAZIONI DA SOSTANZE ENDOGENE
L’epitelio della mucosa del cavo orale non è composto soltanto da cheratinociti, ma anche da melanociti. Sono cellule presenti a livello dello strato basale con prolungamenti citoplasmatici che si estendono fino alle cellule soprabasali e sono deputati alla produzione dei granuli di melanina.
Lesioni pigmentate possono essere espressione di un’aumentata produzione di granuli di melanina o di un aumentato numero di melanociti all’interno dell’epitelio del cavo orale.
Di seguito sono riportate le più comuni lesioni da pigmentazione da sostanze endogene.
-iperpigmentazione fisiologica in soggetti di razza non caucasica
-pigmentazioni post-infiammatorie in pazienti con lichen planus
-melanosi da trauma o da irritazione in soggetti fumatori
-macule melanotiche associate a patologie sistemiche quali Morbo di Addison,
-Sindrome di Peutz-Jeghers, Sindrome di Laugier-Hunziker
Macula melanotica idiopatica
Lesione generalmente singola di colore bruno o nero. Le sedi maggiormente coinvole sono la gengiva aderente, il vermiglio del labbro inferiore, la mucosa geniena e il palato duro.
Clinicamente è indistinguibile rispetto ad un tatuaggio da amalgama o da un nevo e la diagnosi, dopo aver escluso tramite anamnesi ed esame obiettivo tutte le altre possibili cause, è istologica
Nevo
I nevi sono caratterizzati da una proliferazione benigna di melanociti accompagnata ad una maggiore produzione di melanina. Il più delle volte il nevo si presenta come una lesione singola e limitata e tende ad avere un colore variabile dal marrone al grigio-bluastro. Le sedi predilette sono il labbro, il palato duro e la gengiva aderente.
Clinicamente sono indistinguibili rispetto ad una macula melanotica o ad un tatuaggio da amalgama e per fare diagnosi differenziale è necessario l’esame istologico
Rischio di trasformazione maligna: considerato la rarità di insorgenza del nevo non è ancora chiaro il rischio di trasformazione maligna., ma la comunità scientifica è orientata per una rimozione chirurgica preventiva della lesione.